L’ISTITUTO BERNA MANTIENE L’IMPEGNO, CONSEGNATI AGLI STUDIO 3A BLACK LIONS I 20 BERNA-STICK

17 Ottobre 2024

Derivazione diretta del prototipo elaborato dagli studenti dell’Istituto mestrino lo scorso marzo, l’esordio agli Europei in Danimarca nei prossimi giorni

 

 

Studenti, professori e dirigenti dell’EndoFap Istituto Berna di Mestre hanno “mantenuto l’impegno” e correndo una corsa contro il tempo hanno consegnato nella giornata di oggi, giovedì 17 ottobre, i 20 “Berna-stick” destinati a potenziare le prestazioni degli Studio 3A Black Lions e della Nazionale Italiana di powerchair hockey impegnata dal 20 a 28 ottobre ai Campionati Europei in Danimarca.

Come raccontato lo scorso marzo dai due professori “colpevoli” del progetto, Stefano Busetto e Roberto Castellaro, in occasione della conferenza stampa ospitata dall’istituto: “Tutto è nato un po’ per caso, partendo dall’amicizia tra due bambine che poi ha aperto un percorso tra i rispettivi padri, uno professore del Berna, l’altro fisioterapista e fondatore dei Black Lions. Nasce da lì il contatto tra la scuola e la squadra, tanto da invitare nel 2023 Sauro Corò e Alessandro Franzò, molto più che semplici giocatori, a fungere da commissari esterni nella sessione estiva d’esame: proprio lì viene lanciata la sfida, creare qualcosa che non esisteva nel mercato e che poteva facilitare la pratica di questo sport nei giocatori più fragili. Partendo dal recupero di pezzi meccanici da un vecchio macinino e da una bobina in disuso sono stati pensati i primi prototipi di stick, trasformandolo da strumento passivo ad attivo grazie alla movimentazione di due alette che consentono di spingere la palla e non più solo di bloccarla”.

Da lì un percorso tanto affascinante quanto in alcuni momenti complesso, con la promessa di riuscire a mandare in produzione i 20 pezzi necessari a coprire le esigenze sia degli Studio 3A Black Lions Venezia – la squadra più titolata d’Italia con i suoi 4 Scudetti in bacheca, reduce dal secondo posto nel 2024 – che della Nazionale Italiana, in partenza nelle prossime ore per gli Europei danesi (con ben sei atleti del team veneziano in rosa).

 

 

Una promessa che rischiava di essere vanificata dagli ostacoli in fase produttiva: “Ed invece ce l’hanno fatta, mettendocela davvero tutta anche quando sembrava ormai sfumata la possibilità”, racconta Sauro Corò, coach della squadra lagunare. “La Nazionale parte per il torneo praticamente tra poche ore, l’incastro con la consegna prima di prendere il volo sembrava ormai impossibile, poi invece ho ricevuto la telefonata del professor Busetto che emozionato mi avvisava del mezzo miracolo”.

Un miracolo concretizzatosi nei 20 pezzi nuovi fiammanti affidati alle mani di Corò dai professori Busetto e Castellaro, dalla Direttrice Giulia Zanchin e da una rappresentanza degli studenti: sorrisi, tanto orgoglio, ma ora anche una responsabilità in più per gli Azzurri in vista delle gare durissime nel girone di qualificazione contro i padroni di casa e Campioni del Mondo in carica della Danimarca, Belgio e  Finlandia.

L’Italia parte come outsider, con l’obbligo di tornare ad essere protagonista dopo alcuni anni sottotono”, chiude il tecnico dei mestrini, che ricopre anche il ruolo di vice-allenatore della Nazionale. “I giocatori ci sono, lo staff è unito, il blocco dei Black Lions è pronto a dare il 110% assieme agli altri compagni, e tutti sono impazienti di vedere all’opera queste meraviglie meccaniche. L’Istituto Berna scenderà di fatto in campo con la squadra, e di questo siamo davvero orgogliosi“.

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